REGGIO EMILIA – Trecentoquarantasei detenuti presenti nel carcere di Reggio a fronte di una capienza regolamentare di 293. E’ uno degli aspetti che emergono dal rapporto 2022 sulle carceri in Emilia-Romagna redatto dall’associazione Antigone a seguito di una serie di visite effettuate dai propri operatori nell’anno da poco concluso. Il sopralluogo in via Settembrini risale allo scorso dicembre.
A livello strutturale l’istituto reggiano viene definito “inadeguato e poco curato” e continua a presentare problemi di infiltrazioni, nonostante siano attivi progetti di riqualificazione degli ambienti. Nel dossier si legge anche che “manca l’acqua calda in tutte le celle”.
Tra le criticità ravvisate anche la carenza di educatori: da luglio a novembre 2022 uno solo quello presente in servizio.
La stessa associazione sottolinea poi come il Magistrato di Sorveglianza abbia fatto un solo ingresso in istituto negli ultimi tre anni (a marzo 2020), anche se ha sostenuto quattro collegamenti video nel 2020, quattro nel 2021 e due nel 2022.
Non sono previsti percorsi di formazione professionale né nella sezione femminile né in quella transgender che accoglie 11 persone.
L’Associazione Antigone è una onlus, con sede centrale a Roma, che si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario. E’ nata n 1991.
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