REGGIO EMILIA – Si chiama “Festa della riscossa popolare dell’Emilia Romagna”: è una sorta di festa regionale dei Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo, finiti sotto i riflettori di recente per l’organizzazione, insieme ad altre sigle, al circolo Arci Tunnel di Reggio, della Festa dell’Unità Comunista, durante la quale si era esibita la Band P38 con tanto bandiera delle Brigate Rosse esposta sul palco. Un fatto da cui è nata, come noto, una inchiesta che vede ora al lavoro la Procura di Torino con i magistrati dello specifico ufficio che si occupa di reati legati all’eversione dell’ordine democratico.
La Festa della riscossa popolare dell’Emilia Romagna, annunciata attraverso Facebook, si svolgerà proprio a Reggio Emilia il 25 e 26 giugno. “Cacciare il Governo della fame e della guerra, organizzarsi e coordinarsi per una nuova liberazione nazionale”: questo il motto dell’iniziativa di cui non è ancora stato diffuso il programma né è stato comunicato il luogo in cui verrà ospitata.
Viste le polemiche che hanno investito i Carc per il caso P38 e per le successive affermazioni sull’esperienza delle Brigate Rosse, la manifestazione in programma fine mese è destinata a suscitare parecchia attenzione.
La festa delle riscossa popolare dell’Emilia Romagna era stata organizzata per la prima volta il 3 luglio dello scorso anno negli spazi di un circolo Arci a Bologna. Nel novembre del 2016 a Reggio al centro sociale Foscato i Carc avevano dato vita a una propria festa con militanti arrivati da diverse zone d’Italia.
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