REGGIO EMILIA – Si avvicina l’appuntamento con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. La prima votazione è fissata per il 24 gennaio. Sul clima che si sta respirando in Parlamento in vista di questa data e sui possibili scenari, abbiamo raccolto la testimonianza del deputato reggiano Andrea Rossi del PD, a cui seguiranno altre voci nel corso dei prossimi giorni.
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“E’ un’emozione poter partecipare all’elezione del Capo dello Stato, figura garante delle nostre istituzioni, non sempre capita in una legislatura, questa volta è capitato e poter partecipare a questa fase mi riempie di orgoglio”.
Andrea Rossi, classe ’76, esponente PD, ex sindaco di Casalgrande ed ex consigliere regionale, è a Montecitorio dal marzo 2018. Racconta che nel periodo natalizio, oltre a porgergli gli auguri, tanti cittadini gli hanno chiesto previsioni sulle elezioni per il nuovo Capo dello Stato.
La prima votazione è convocata per il 24 gennaio. Un appuntamento sul quale pesa l’incognita covid, con tutti i parlamentari chiamati a comportamenti quanto mai prudenti per evitare contagi: “Abbiamo azzerato, ad eccezione dei lavori parlamentari, tutte le attività extra in presenza, in modo tale da ridurre al minimo il rischio di contagi”, spiega il deputato PD.
Rossi non fa nomi, ma delinea l’identikit del successore di Mattarella: “Una figura che sia in grado di raccogliere il sostegno della maggioranza di Governo e di andare possibilmente oltre, una figura di profilo etico e morale assolutamente indiscutibile”.
Intanto sul nome di Mario Draghi è arrivato nelle ultime ore una sorta di veto da parte di Silvio Berlusconi: “Se va al Quirinale, si tornerà a elezioni”, le parole del leader di Forza Italia. “Sono aut aut dal nostro punto di vista irricevibili”, chiosa Rossi.
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