REGGIO EMILIA – “Un momento non solo emozionante, perché ci riconosciamo nella costituzione del nostro simbolo, per la città e per noi forze di polizia costituisce un altro momento magico perché è il momento in cui ci riconosciamo non solo nel nostro simbolo ma anche nelle nostre comunità”. Il 7 gennaio del 2022 era stato ospite a Reggio Emilia per la Festa della bandiera partecipando alla cerimonia al Teatro Valli. Una celebrazione condizionata dalle norme anti covid, con mascherina obbligatoria e presenze limitate.
Il suo intervento rimase impresso per le parole di grande considerazione nei confronti di Reggio e del modo in cui la città é abituata a celebrare il Tricolore.
C’é dunque questa curiosa traccia reggiana nel percorso professionale di Vittorio Rizzi, allora vice capo della Polizia di Stato, appena nominato da Giorgia Meloni al vertice del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, ossia i servizi segreti. Sessantacinque anni, bolognese, Rizzi ha alle spalle una lunga e apprezzata carriera in Polizia dove ha diretto le squadre mobili di Venezia, Milano e Roma.
Tra i suoi successi anche l’arresto dei responsabili dell’omicidio di Marco Biagi. Quel giorno di tre anni fa a Reggio a fare da guida in città a Vittorio Rizzi l’allora questore cittadino Giuseppe Ferrari.
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