REGGIO EMILIA – Quel che resta dell’Agriservice sono quattro trattorini parcheggiati in un cortile. Dall’altra parte di via Agnoletti, c’è la sede dell’azienda specializzata nella vendita di attrezzi per il giardinaggio: l’edificio divorato dalle fiamme e collassato a causa del calore. “Siamo ancora increduli per l’accaduto – commenta l’amministratore delegato di Rama Motori Gabriele Nicolini -, ma abbiamo già predisposto un team di lavoro per reagire a questo evento”.
Il fuoco è partito da un bidone di olio esausto, all’esterno sul retro del capannone, dove si trovavano anche altri materiali di scarto, come vecchie batterie. I primi accertamenti sembrano escludere il dolo. La causa del rogo sarebbe da ricondurre ad un cortocircuito. Ma gli accertamenti da parte dei carabinieri continuano. Così come sono continuate le operazioni dei Vigili del Fuoco per lo spegnimento dei focolai. “La struttura è molto compromessa – dice il caposquadra dei Vigili del Fuoco Luca Incerti -, siamo costretti a operare dall’alto”.
L’Agriservice, molto conosciuta tra i reggiani, è stata fondata negli anni ’70 dalla famiglia Bellamico. Dalla vendita diretta di ricambi agricoli si è passati agli articoli per giardinaggio, per arrivare alla commercializzazione di macchinari in tutta Italia. Nel 2011 è entrata a far parte del gruppo Rama Motori. “Abbiamo sentito una vicinanza incredibile – dice ancora Nicolini -, grazie a tutta la comunità. Il nostro team è pronto a ripartire con la voglia di imparare da questa disgrazia e costruire un nuovo futuro”.
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