REGGIO EMILIA – Si è riunito questa mattina in prefettura il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per discutere dei provvedimenti da prendere dopo gli episodi di vandalismo avvenuti la sera di San Silvestro sotto all’isolato San Rocco. Erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni di migranti del territorio.
“Alcuni punti sensibili che andranno vigilati con un sistema che tecnicamente si chiama di ‘vigilanza dinamica dedicata’: passaggi frequenti, soste in un rapporto stretto tra forze dell’ordine”, ha sintetizzato il prefetto Maria Rita Cocciufa. Un sistema di vigilanza simile a quello messo in campo per la zona della stazione, replicato all’isolato San Rocco ma anche in altre zone del centro come l’area tra via Giorgione e via Emilia San Pietro. E’ uno dei provvedimenti decisi dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo gli ultimi episodi di vandalismo in centro e allargato anche alle associazioni di migranti.
Un impegno preso con le forze dell’ordine e con le istituzioni. “Adotteremo in questi giorni le solite ordinanze periodiche che riguardano le sostanze alcoliche in diversi contesti della città – ha aggiunto il sindaco Luca Vecchi – Abbiamo completato l’iter amministrativo per l’installazione di nuove telecamere in alcune frazioni come San Bartolomeo e Gavassa. Continueremo a confrontarci con i commercianti – ha proseguito – Abbiamo bisogno di prenderci carico di una domanda di sicurezza che si concretizza non soltanto in termini di risposte e di azioni, ma anche di una relazione di dialogo dalla quale fare uscire una efficace collaborazione pubblico privato”.
Poi, il fronte sociale con l’obiettivo di intercettare quel disagio giovanile da cui possono scaturire episodi di questo tipo: nei prossimi giorni sarà avviato un confronto con tutti i soggetti interessati “che ci aiuteranno ad agganciare questi ragazzi anche tramite attività culturali e sportive, di condivisione delle esigenze che a volte sono anche le esigenze delle stesse famiglie – ha concluso il prefetto – L’obiettivo è quello di avere un approccio a questo fenomeno anche di tipo preventivo, collaborativo e di coinvolgimento”.
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