REGGIO EMILIA – L’identità e il carattere storico sono stati mantenuti, è sempre piazza San Prospero. Ma adesso è uno spazio più contemporaneo e accessibile.
Dopo un intervento durato circa cinque mesi e costato al comune 750mila euro, i reggiani hanno ritrovato uno dei luoghi più amati, simbolo della città: la basilica intitolata al santo patrono si affaccia proprio su questa piazza. Grazie alla cornice costituita dai portici di epoca neoclassica e dalle absidi cinquecentesche del duomo si è trasformata nel tempo in una sorta di salotto nel cuore della città, che però non era per tutti
Il problema principale di piazza San Prospero è sempre stato quello dell’accessibilità. Ricorderete i dislivelli nella pavimentazione, che rendevano questo luogo particolarmente inaccessibile per le persone con difficoltà a camminare o con disabilità. Questi dislivelli sono scomparsi.
L’intervento è stato realizzato in collaborazione con la sovrintendenza delle Belle Arti. Le origini della piazza risalgono infatti alla fine del X secolo ed è nell’Ottocento che lo spazio raggiunge l’attuale configurazione. La nuova pavimentazione ha mantenuto il porfido rosso, con i caratteristici sanpietrini: la trama è stata pensata per esaltare la presenza del plateatico centrale.
Sono stati realizzati anche i percorsi tattili per i non vedenti. Si è lavorato per posizionare le nuove reti di drenaggio dell’acqua piovana. Il rifacimento dei sottoservizi delle reti del gas e dell’acqua, e delle fognature era stato completato due anni fa.
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