REGGIO EMILIA –Due ori e un bronzo per una sola palestra. E la prima donna reggiana a salire sul podio più alto della boxe italiana. La Reggiana Boxe torna dai Campionati italiani assoluti con un bottino che rappresenta un record per la nostra città e per molte parti d’Italia. Un momento storico che chiude così una stagione di successi e di crescita inarrestabile per la società targata Olmedo, guidata dal presidente Emiliano Martinelli e dal direttore sportivo Luca Quintavalli. Il lavoro svolto dai due maestri Michael Galli e Valentino Manca continua a portare successi in terra reggiana. Tre i protagonisti di questa cavalcata: il campionissimo Giacomo Giannotti che conquista per il secondo anno consecutivo l’oro nella sua categoria dimostrandosi un puro talento per la boxe italiana, la giovane Michel Vescovini che corona con un oro una stagione indimenticabile e Mouchine Sabri, che torna a casa con un bronzo conquistato con tenacia e coraggio.
Enrico Bezzi, bravissimo nella prima giornata di torneo, ha poi avuto la sfortuna di trovarsi davanti ai quarti di finale il suo miglior compagno di scuderia, Giacomo Giannotti. Rosalba Marcone, anche lei stratosferica durante l’ultimo anno e mezzo, si è fermata ai quarti di finale davanti a una campionessa piemontese capace di mostrare qualche colpo in più della reggiana.
Appassionante la corsa della Vescovini (52 kg), che in semifinale ha anche sconfitto una sua “bestia nera” con cui era uscita perdente dai Campionati under 22. Il terreno di dominio della leonessa reggiana è la corta distanza, come ha ampiamente dimostrato sia agli Under 22 che al Torneo Mura, dove si era distinta. E impostando così tutti i match, non ha lasciato scampo a nessuna delle avversarie che si è trovata di fronte. Nella finalissima l’avversaria laziale Clara Pucciarelli è stata persino contata due volte, col rischio di non finire il match. Un vero bulldozer.

Giacomo Giannotti
Lo stile di Giannotti è inconfondibile ormai. “White Jack” danza tra le corde, gioca con le schivate, entra con i colpi, esce e poi rientra, tutto alla massima velocità. Un gioco di gambe e una compostezza che gli garantiscono non soltanto più efficacia, ma anche una maggiore padronanza dell’energia da spendere a ogni match. L’azzurro reggiano ha confermato le impressioni degli osservatori anche in finale, gestendo alla media distanza tutto il match e rimanendo in sicurezza dietro la guardia: è lui il 63 kg più forte d’Italia.

Mouchine Sabri
Sabri (54 kg) è stato un fantasma per l’avversario calabrese incontrato prima di uscire dal torneo. Un match giocato tutto sull’entrata e l’uscita a tempo, togliendo qualsiasi bersaglio possibile allo sfidante. Uno stile adottato anche nella semifinale, quando però si è trovato davanti un vero fenomeno della categoria, già scelto dalla nazionale under 22, Tommaso Sciacca. Un brutto colpo ha convinto il maestro Michael Galli a chiedere la sospensione cautelare, nonostante la distanza tra i due non fosse enorme. Bronzo d’orgoglio per lui.
Servizio Tg di Luca Montanari
Reggio Emilia pugilato campionati italiani Reggiana Boxe Giacomo Giannotti Michel Vescovini Mouchine Sabri











