CAMPEGINE (Reggio Emilia) – Il Consiglio comunale di ieri sera è stato teatro di un insolito “j’accuse”. Il responsabile finanziario dell’ente si è sentito in dovere di denunciare una grave a suo dire situazione di tipo contabile.
“La situazione attuale in cui stiamo lavorando, andando avanti così, prelude al commissariamento, perché adesso siamo riusciti a fare gli atti fondamentali con ritardo, ma in prospettiva non riusciremo a fare neanche quelli”. Ritardi e inadempienze tali da far rischiare al Comune lo scioglimento. Parole di denuncia che sono risuonate durante l’ultimo Consiglio comunale. A pronunciarle Corrado Battini, che ha assunto l’incarico il febbraio scorso. A suo avviso, la carenza di organico nell’ufficio che dirige è diventata insostenibile e ha causato il ritardo nella presentazione del rendiconto finanziario ma non solo. “Non andremo in approvazione a breve con le tariffe della Tari, abbiamo ritardi di pagamento clamorosi, siamo a rischio taglio utenze da un momento all’altro negli asili e nelle biblioteche”.
Frecciate che fanno da assist alla minoranza. Un accesso agli atti è stato chiesto dalla lista Insieme per Campegine, che in una nota sottolinea come le affermazioni del ragioniere capo confermino criticità già contestate a inizio legislatura dai suoi consiglieri. A una questione di “problemi personali” viene ricondotta l’irrituale uscita del dipendente dal sindaco Giuseppe Artioli il quale, presente alla seduta, ha sottolineato l’apporto attualmente fornito alla contabilità da parte di una società incaricata tramite l’unione Val d’Enza. “La situazione non è diversa rispetto a quella che era presente quando c’era il precedente responsabile finanziario”. Secondo il primo cittadino, poi, sarebbe falso sostenere che l’amministrazione non abbia risposto ai solleciti inviati da Battini.
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