CAMPEGINE (Reggio Emilia) – Era in sella alla propria bicicletta, in via Marconi nella frazione di Caprara quando, poco prima delle 21 di sabato sera, è finito nel canale che corre parallelo alla carreggiata. Lì è stato trovato dai soccorritori, esanime, un uomo di 45 anni del Bangladesh, Abas Uddin, che viveva poco lontano dal luogo della tragedia. Accanto al cadavere la bicicletta, che presentava svariate ammaccature nella ruota posteriore.
La salma è stata messa a disposizione della procura, ma sono ancora tanti gli interrogativi da chiarire: intanto, come ci è finito il 45enne nel fosso? Da solo, oppure è stato urtato da un altro mezzo? Di conseguenza, qual è la causa della morte: l’assideramento – in aperta campagna, a quell’ora, la temperatura era di molto sotto lo zero – oppure le eventuali conseguenze di un investimento? A questo stanno lavorando i carabinieri che si sono portati sul posto dopo che un residente della zona si era accorto della presenza di un uomo nel fossato e aveva dato l’allarme.
Ciò che fa propendere verso l’incidente e, consequenzialmente, la fuga di un’auto pirata è stato il ritrovamento sulla carreggiata di alcuni pezzi di lamiera di una vettura; secondo aspetto, non certo di poco conto, la posizione della vittima nel fossato: era innaturale, con la testa in giù, come se fosse stato colpito da dietro e catapultato nel canale.
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