REGGIO EMILIA – L’organizzazione è stata lunga e meticolosa. I campanari italiani avevano chiesto a Papa Francesco a inizio 2025 di poter avere una giornata a loro dedicata durante il Giubileo. La morte del pontefice argentino ha poi rallentato l’assenso degli uffici vaticani, fino a quando nelle scorse settimane è arrivato l’ok definitivo. Così i musicisti, tra cui tantissimi reggiani, si sono ritrovati stamattina in piazza San Pietro.
E’ stato uno scampanio festoso, con campanari esperti che hanno suonato insieme a giovani virgulti. La scuola dei campanari reggiani vanta una grande tradizione. Il novellarese Gabriele Fornaciari, recentemente insignito del cavalierato dal prefetto Maria Rita Cocciufa, ha più volte rappresentato l’Emilia Romagna in concorsi nazionali. La frazione cittadina di Bagno è un’altra delle culle reggiane dell’arte campanarie, mentre i più giovani campanari arrivano da Luzzara. Oggi in piazza San Pietro, Gabriele Fornaciari, Filippo Davoli e Carlo Incerti hanno incantato i fedeli giunti da tutto il mondo. Insieme ad altri colleghi avevano già suonato in Vaticano il 28 settembre del 2016 davanti a Papa Francesco.
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