REGGIO EMILIA – Tutti d’accordo. D’accordo fra di loro e d’accordo con il presidente della Regione Stefano Bonaccini: il rischio della decadenza degli organi e del commissariamento della Camera di Commercio deve essere scongiurato a tutti i costi.
I tempi concessi dal Governo sono troppo stretti e ora le priorità delle imprese e del sistema economico sono altre. La riunione fra le associazioni imprenditoriali reggiane ha registrato una piena sintonia: bisogna disinnescare l’articolo del decreto del Governo che porta dritto al commissariamento di quelle Camere di Commercio che non hanno completato i processi di accorpamento previsti dalla riforma Renzi ed evitare che dal 14 settembre l’ente reggiano si trovi senza organi in funzione.
E’ la stessa linea del presidente Bonaccini, che ha chiesto all’esecutivo di modificare i contenuti del decreto per scongiurare commissariamenti e in generale situazioni che potrebbero paralizzare il sistema camerale. In una nota diffusa al termine della riunione, le associazioni parlano della necessità e urgenza di “rivedere le scadenze imposte per affrontare temi complessi di razionalizzazione del sistema camerale, per i quali occorre un adeguato percorso”. Per questo, Unindustria e Legacoop, Cna e Confcooperative insieme alle altre associazioni del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato, hanno inviato una lettera ai parlamentari del territorio chiedendo loro di darsi da fare per sospendere l’applicazione dell’articolo 61 del decreto legge.
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