SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – Nel Piano territoriale di coordinamento provinciale, recepito dal Piano strutturale e dal Regolamento urbanistico edilizio del Comune di Sant’Ilario, c’è scritto che la zona agricola di Calerno con Villa Spalletti e corte Inzani è tutelata da vincolo paesaggistico. Nel Psc c’è scritto anche che in quell’area non è consentito costruire nulla, ma solo ampliare edifici già esistenti. In comune di Sant’Ilario ci sono solo tre edifici vincolati con decreto del Ministero dei Beni culturali: uno di questi è Villa Spalletti.
Eppure è proprio lì che la società Lilo Solar di Roma vuole realizzare un gigantesco campo fotovoltaico. Il progetto è stato presentato il 29 aprile scorso al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Interessa una superficie complessiva di 175 ettari, a cavallo della via Emilia. Quasi 82 ettari di terreni sarebbero ricoperti da pannelli fotovoltaici. I moduli previsti sono in totale circa 114.300 e l’impianto svilupperebbe una potenza complessiva di 80 milioni di watt.
Il 9 settembre scorso la società ha presentato alcune modifiche al progetto originario: la liberazione di spazi per le corsie della futura via Emilia bis, che dovrebbe passare proprio in mezzo a quei campi, e l’abbassamento dei moduli da 4 a 3 metri. La centrale di accumulo dell’energia prodotta viene invece spostata in un terreno che, secondo il Comune, è a rischio idraulico in caso di precipitazioni abbondanti. Su quel terreno, secondo il Regolamento urbanistico edilizio, si possono realizzare solo piccoli impianti tecnici: la superficie complessiva occupata dalla sottostazione di trasformazione e dalle batterie d’accumulo è invece di 10mila metri quadrati.
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