REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi gli operai della Lodi, azienda metalmeccanica con stabilimento a Fabbrico, hanno dato vita a 8 ore di sciopero proclamato dalla Fiom per protestare contro il caldo all’interno dei capannoni produttivi e contro le mancate risposte dell’azienda agli invocati investimenti in impianti di climatizzazione. Un esempio di lotta seguito anche dalle tute blu della FluidPress di Albinea.
Ma il clima é rovente, non solo a livello di temperatura, in diverse altre aziende del territorio: la settimana si é aperta con due giorni di astensione dal lavoro alla Alubel di Bagnolo. “Il picco di calore degli ultimi giorni ha fatto sì che dentro i locali aziendali si siano registrate temperature vicine ai 40 gradi”, la denuncia della Cgil.
Tra le soluzioni sul tavolo oltre ad investimenti per il rinfrescamento negli stabilimenti anche la variazione dei turni, anticipandoli alle prime ore del mattino.
Sul tema caldo e condizioni di lavoro sui luoghi di lavoro interviene anche il sindacato Uil: “Facciamo appello ai datori di lavoro e chiediamo alla provincia di attivare un tavolo sulla sicurezza sul lavoro perché il grande caldo rischia di provocare anche incidenti”, le parole del coordinatore Uil di Reggio Roberto Rinaldi.
Reggio Emilia Cgil sciopero caldo Fiom Uil fabbricaTroppo caldo in azienda: sciopero di 8 ore alla Lodi di Fabbrico












