REGGIO EMILIA – Sarà un autunno caldo per la sanità. La riforma dell’emergenza urgenza approvata dalla Regione nei mesi scorsi dovrà diventare realtà. Si è fatto il punto ieri sera a Festareggio in un dibattito a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Raffaele Donini.
“L’emergenza urgenza è la priorità assoluta – ha detto Donini – Noi vogliamo mantenere i servizi, non vogliamo privatizzare i pronto soccorso come hanno fatto altre regioni”. Sala piena e gente in piedi per il dibattito sulla sanità. “Puntiamo a una separazione di flussi tra prestazioni di alta e bassa criticità”, ha aggiunto l’assessore.
Il 66% degli accessi al pronto soccorso riguarda codici bianchi e verdi: questi casi avranno percorsi preferenziali nei Cao, centri di assistenza urgenza realizzati ex novo negli ospedali o presso le case di comunità. “Sarà un autunno molto caldo, dovremo realizzare una riforma su cui siamo lavorando da diversi mesi”, ha puntualizzato Cinzia Gentile, direttore sanitario dell’Ausl di Reggio Emilia. Cambierà anche il servizio chiamato comunemente “guardia medica”: “Avremo equipe per visite ambulatoriali, equipe che andranno a domicilio e una centrale operativa che riceverà le chiamate dei cittadini, risponderà in modo tempestivo e definirà il percorso”.
Il nodo delle risorse resta centrale: “Governo e Regioni si siedano intorno a un tavolo e trovino i 4 miliardi che mancano al sistema sanitario nazionale. Abbiamo preparato una bozza di proposta di legge di iniziativa regionale”, ha concluso Donini.
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