MODENA – Il passaggio dal piumino ai bermuda è stato più repentino e violento del solito, l’adagio secondo cui non ci sono più le mezze stagioni mai così calzante. L’estate in anticipo di questo maggio caldo ci ha sorpreso. Qualcuno ha gradito e – beato lui – ha già aperto la stagione dei blitz al mare. Qualcun altro, la larga maggioranza, è rimasto a casa, già costretto a combattere con l’impennata delle temperature. E mentre Coldiretti rilancia l’allarme per l’irrigazione dei campi, col Po’ in secca agli stessi livelli d’agosto e a un livello di 2,7 metri sotto lo zero idrometrico, il meteorologo Luca Lombroso, ricercatore Unimore, conferma le sensazioni: è un caldo quasi da record.
La responsabilità di questi fenomeni sempre più ricorrente è chiara e per nulla sorprendente. Dietro i cambiamenti climatici c’è sempre la mano dell’uomo.
Sullo sfondo, c’è anche l’incubo grandine. Per ora però ancora lontano: se ne riparlerà più avanti.
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