REGGIO EMILIA – I malori dovuti alle sempre più alte temperature estive e a un’ondata di caldo che si sta protraendo da diverse settimane stanno colpendo maggiormente gli anziani e i grandi anziani, persone afflitte da patologie croniche legate alla respirazione, alla circolazione e al metabolismo. Nella maggior parte dei casi è necessario ricorrere alle cure in pronto soccorso.
“Abbiamo avuto sicuramente un aumento di pazienti con problemi anche gravi come conseguenza dell’aumento delle temperature – ha detto Anna Maria Ferrari, direttrice del pronto soccorso – Si tratta di pazienti che si sono scompensati e che hanno contratto sepsi, cioè le infezioni. Oltre a ciò, abbiamo avuto un aumento di ricoveri”.
E’ probabile che il picco degli accessi debba ancora arrivare, perché le temperature non accennano a diminuire. Una situazione che rende ancora più pesante il carico di lavoro nei pronto soccorso. Con l’ondata estiva del Covid, sono aumentate le persone costrette a rivolgersi agli ospedali. I reparti di emergenza sono alle prese non solo con i contagi degli operatori, ma anche con una carenza cronica di organici dopo che i concorsi indetti dall’Ausl nei mesi scorsi sono andati deserti. La necessità di garantire le ferie al personale può comportare una riduzione di alcuni servizi: “Chi c’è lavora molto di più – ha aggiunto la Ferrari – saltando qualche riposo, essenzialmente quello. Qualcuno rinuncia a qualche giorno di ferie, ma chi c’è si sta dando molto da fare per coprire assenze o altro”.
Tornando al caldo, i consigli rimangono sempre gli stessi: non uscire nelle ore più calde, bere molta acqua, mangiare frutta e verdura e indossare abiti leggeri. La dottoressa Ferrari ha inoltre un’altra raccomandazione: “Controllare con il proprio medico i farmaci che si stanno assumendo. Questo perché, con il caldo, ci sono momenti in cui si può essere più disidratati del solito e, quindi, è necessario ridurre o aumentare le dosi a seconda delle necessità”.
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