REGGIO EMILIA – Chissà se esporterà i suoi tanto amati cappelletti reggiani sulle spiagge di Ipanema. Del resto, si racconta, aveva già fatto conoscere le prelibatezze della cucina emiliana ai propri giocatori e anche allo staff dirigenziale a Londra nella sua esperienza al Chelsea e a Monaco di Baviera, al Bayern.
Carlo Ancelotti da Reggiolo sarà da giugno 2024 il commissario tecnico del Brasile. Dopo essersi seduto con successo, in due periodi della sua carriera, sulla panchina più prestigiosa al mondo a livello di club, quella del Real Madrid, ecco che per lui arriva la panchina più importante e affascinante a livello di nazionale.
La notizia era nell’aria da tempo, ma è stata ufficializzata nelle ultime ore dalla Federcalcio brasiliana. Per lui ancora una stagione in Spagna, alla Casa Blanca, poi tra un anno guiderà la Selecao nella Coppa America che si terrà negli Stati Uniti: ma il vero obiettivo per lui è quello di riportare il Brasile a vincere il Mondiale, nel 2026 nell’edizione che sarà ospitata congiuntamente da Canada, Messico e Stati Uniti.
E a vincere Ancelotti sa come si fa: lo ha sempre fatto nella sua carriera, con l’umiltà e con la cultura del lavoro tipiche delle sue radici della Bassa reggiana. Una percorso il suo, iniziato proprio nella sua terra, sulla panchina della Reggiana quando nel 1995/96 ottenne – a proposito di vincere – la promozione in serie A.
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