REGGIO EMILIA – Quello dell’inclusione sociale degli atleti diversamente abili è un progetto che la Reggiana Calcio ha studiato fin dalla rinascita del club e che la Lega Pro ha voluto premiare organizzando proprio a in città, in collaborazione con le istituzioni e l’università, un convegno sul tema dell’inclusione sociale nel mondo del calcio.
Lo sport visto non come mero risultato, ma come strumento di formazione e scuola di vita anche per chi è affetto da disabilità. Ospite, tra gli altri, dell’incontro che si è tenuto nell’aula magna di Unimore, è stata il ministro per le Disabilità, Erika Stefani: “Quella di oggi è una sfida – ha detto – Non più un atteggiamento pietistico o assistenzialistico, ma vedere la disabilità come una risorsa. Nello sport di squadra ognuno ha il suo ruolo e contribuisce per quelle che sono le sue caratteristiche. E così deve essere nella società e nel mondo della disabilità”.
Sul palco, oltre alle autorità, è stato dato spazio alle testimonianze dei protagonisti. Atleti come Francesco Messori della nazionale di calcio amputati, come i ragazzi della Reggiana 4ª Categoria e del Feralpisalò. Con loro gli allenatori della Reggiana e gli educatori che vivono e promuovono esperienze di inclusione sociale nel mondo del calcio.
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