MODENA – Il Braglia aveva già esonerato Paolo Bianco al triplice fischio di Modena – Catanzaro 1-3, undicesima partita consecutiva senza vittoria per i Gialli. La decisione della società è seguita solo di qualche ora. Si conclude dopo 33 partite di campionato più una di Coppa Italia l’avventura infelice di Bianco sulla panchina gialloblu. Un amore mai sbocciato ma consumato prima del tempo a causa dell’involuzione tecnica della squadra e della crisi di risultati che ha fatto crollare il Modena dalla lotta play off alla bagarre salvezza. Una vittoria nelle ultime 18 partite: i Gialli si sono fermati al derby vinto con la Reggiana il 2 dicembre. Da lì in poi, un calvario, con l’eccezione del 3-0 al Parma il 27 gennaio, unica vittoria del 2024. Bianco al momento paga il conto per tutti, anche per una rosa costruita male e per giocatori lontani dal rendimento atteso, a 5 giornate e a meno di un mese dalla fine della stagione regolare di Serie B. Ma a questo punto l’incubo del Modena è che il campionato non si fermi lì, ma possa proseguire con lo spettro dei playout salvezza. Per esorcizzarlo, il club canarino dovrebbe affidarsi a uno tra Pierpaolo Bisoli, fino a inizio dicembre sulla panchina del Sudtirol, e Moreno Longo, allenatore esonerato a novembre dal Como, paradossalmente dopo una vittoria, 1-0 sul campo dell’Ascoli. E proprio da Ascoli inizierà nel caso la parentesi gialloblu di Longo, in una sfida, sabato prossimo, che ha i contorni dello scontro diretto per la salvezza. Entrambi, devono liberarsi dai rispettivi club prima di dire sì ai canarini. Il Catanzaro al Braglia è stato l’ultima fermata per Bianco. Alla terza uscita consecutiva dal Braglia tra fischi e insulti anche il Modena si è arreso all’evidenza. E la panchina definita solidissima dieci giorni fa dal presidente Rivetti è saltata. Ora un solo obiettivo: la salvezza. Poi in estate sarà l’ora dei bilanci e di altri possibili cambiamenti. Si spera, con la B in mano.
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