REGGIO EMILIA – In cattedrale l’arcivescovo Giacomo Morandi ha presieduto la celebrazione di chiusura del Giubileo ordinario 2025 della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, un anno segnato da ampia partecipazione e profondi cambiamenti nella vita sociale ed ecclesiale.
Aperto da Papa Francesco nel dicembre 2024, già gravemente provato nella salute ma presente con il suo messaggio di speranza, il Giubileo si avvia ora alla conclusione ufficiale del 6 gennaio 2026 in San Pietro, sotto la guida di Papa Leone. Nella sua lettera ai fedeli, Morandi ha invitato la comunità a rendere grazie per i doni spirituali ricevuti e a proseguire il cammino avviato.
Il Giubileo reggiano è stato caratterizzato da un’ampia partecipazione: migliaia i partecipanti ai pellegrinaggi diocesani, iniziative di preghiera hanno coinvolto parrocchie, associazioni e migliaia di fedeli. Tra i pellegrinaggi più numerosi, quello degli adolescenti con 1.600 partecipanti e quello dei giovani, con 1.200 reggiani in viaggio verso Roma e l’accoglienza in diocesi di 350 giovani da Toledo in transito verso la Capitale.
Accanto ai pellegrinaggi a Roma, l’arcivescovo ha istituito in Diocesi specifici luoghi giubilari per permettere anche a malati, detenuti e persone fragili di ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo.
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