REGGIO EMILIA – L’intuizione iniziale è diventata ben presto il segreto della longevità, e quindi la struttura portante di Cairepro non è mai cambiata in questi primi 75 anni di vita: l’unione della filosofia cooperativa con il lavoro individuale intellettuale. I soci e i collaboratori della cooperativa architetti e ingegneri hanno celebrato l’eccezionale traguardo guardandosi ben poco alle spalle e mirando invece lo sguardo in avanti, e questo approccio è senz’altro un altro ingrediente del lungo percorso fatto. All’auditorium del Credem c’erano i discendenti di quei nove neolaureati che il 28 novembre 1947 progettarono il loro futuro in un bar tra il Politecnico di Milano e la Casa dello studente e le istituzioni, non solo reggiane. C’erano il sindaco di Reggio Luca Vecchi e Nico Giberti in rappresentanza della Provincia, ma anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Dopo gli interventi storici, istituzionali e tecnici, il momento celebrativo con Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop, ed Edwin Ferrari presidente di Legacoop Emilia Ovest.
“Il segreto è il lavoro, l’abnegazione, e continuare a portare avanti i nostri principi: la progettazione come la facevano i nostri vecchi soci, sempre insieme, con la multidisciplinarietà”, sottolinea Nello Tafuro, presidente di Cairepro.
Dal progetto della Coop1 a quello della sede della Camera di Commercio, dal polo scolastico di via Makallè al Grattacielo. E ora si guarda a Senegal, Gambia, Ghana e Mauritania. “L’Italia è il nostro primo mercato. L’estero è il nostro futuro, soprattutto l’Africa che abbiamo scelto”.












