CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Prosegue l’infuocato confronto fra gli oppositori al progetto di un nuovo stabilimento nell’area ex Kis di Zurco da una parte e la nuova proprietà dall’altra, con l’amministrazione comunale che si è venuta a trovare in una scomoda posizione.
Un comitato di cittadini ha raccolto firme contro il progetto di insediamento di un impianto di atomizzazione presentato da San Valentino Manifatture Ceramiche. E chiede un referendum. La proprietà, che ha acquistato nel 2017 il sito dell’ex ceramica Kis dalla procedura fallimentare, ha espresso l’intenzione di bonificarla e di avviare una nuova attività.
Nel luglio 2019 è stata depositata la proposta di demolizione e ricostruzione, ma i promotori del comitato Aria Pulita temono ripercussioni sulla salute pubblica e si oppongono decisamente al progetto. La giunta, subentrata nell’ultima tornata elettorale, intende vagliare fino in fondo l’iter amministrativo per l’impianto di atomizzazione. Da qui la proposta di un nuovo tavolo tecnico entro gennaio, dopo quello già avviato il 19 dicembre scorso.
I vertici comunali affermano che il progetto consegnato a novembre non presenta alcuna criticità ambientale e nessun ente preposto ai controlli ha mai fatto emergere eventuali rischi per la salute dei cittadini. L’amministrazione è alla prova di una sfida che vede in campo le ragioni dello sviluppo economico da una parte e quelle della tutela della salute dei cittadini dall’altro. Il sindaco Bellaria ha affermato di avere come obiettivo una riappacificazione del paese, continuando a recepire le sollecitazioni e le preoccupazioni dei cittadini della frazione e non solo.
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