CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – E’ stata firmata dal sindaco Bellaria l’ordinanza che dichiara inabitabile il caseggiato in via Gabella ai civici 21 e 23. In quella casa, nella notte tra il 27 e il 28 gennaio scorsi, è morta una ragazza di origini marocchine di 21 anni, uccisa dalle esalazioni di una stufa usata per scaldarsi.
Una tragedia della povertà che ha portato l’attenzione sulle condizioni di questa grande casa, nella quale è difficile persino pensare a come potessero vivere gli improvvisati e disperati inquilini. Nonostante le proteste dei residenti e dei vicini di casa che avevano più volte chiesto un intervento, solo la morte della giovane aveva poi attivato i controlli anche dell’ufficio tecnico del Comune, della polizia locale e dei carabinieri. Ora, in quella casa non potrà più vivere nessuno, nemmeno il 16enne nordafricano che viveva col padre al 23 e che ora è stato preso in carico dai servizi sociali di Ferrara.
Allontanati gli adulti, ora il proprietario, uno straniero, dovrà ripulire tutta l’area e recintarla in modo da impedire a chiunque di entrare. Questo sulla carta, bisognerà vedere se davvero queste imposizioni verranno rispettate. Intanto, nelle ultime ore si è celebrato in un clima di composto dolore il funerale della sfortunata ragazza: le esequie si sono tenute nella Moschea di via Adua, a Reggio Emilia. La salma è stata quindi portata a Bologna per l’imbarco alla volta del Marocco.
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