REGGIO EMILIA – “L’apertura della caccia, in particolare lepri e fagiani, è da sempre un momento di forte concentrazione di cacciatori sul territorio – le parole di Massimo Becchi, presidente di Legambiente Reggio Emilia – e proprio per questo domenica scorsa la nostra associazione ha organizzato alcune squadre di guardie ecologiche per la vigilanza: nel corso della mattinata sono stati controllati circa 85 cacciatori ed elevati 4 verbali per inosservanze di alcune norme sulla caccia. Complessivamente, si è registrato un abbattimento di capi inferiore allo scorso anno”.
Da anni è in atto una costante riduzione del numero di cacciatori oltre a un aumento dell’età media. Solo la presenza di cacciatori da altre regioni (toscani e lombardi in particolare) ha permesso ad alcuni ambiti di caccia di mantenere in equilibrio i bilanci, altrimenti non più sostenibili con i soli soci reggiani. “Questa costante diminuzione del numero di cacciatori – ha concluso Becchi – nei prossimi anni porterà a ripensare a tutta la gestione della fauna presente nel nostro territorio: per forza di cose, se non ci saranno più volontari disponibili a questa attività sarà necessario appoggiarsi a ditte private, che avranno cacciatori che lo faranno di mestiere come accade già da anni in alcune parti d’Italia”.
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