REGGIO EMILIA – Per i più giovani sono ormai soltanto una presenza inutile, o magari una parete in plexiglass da scarabocchiare. Per tanti sono state testimoni di relazioni a distanza, lunghe chiamate interrotte dal suono dei gettoni che scendevano. O anche – all’opposto – di brevi messaggi o di richieste di aiuto.
Le cabine telefoniche hanno segnato un’era, prima con i gettoni, poi le monete e le tessere, diventate cimeli per molti collezionisti. Un’era che finisce, anche in anticipo rispetto al previsto. L’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola ha confermato che si sta andando verso lo smantellamento totale delle cabine telefoniche. Nel maggio scorso è arrivato anche anche il nulla osta dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Il processo sarà completato entro il 2023. Nella nostra città sono ancora 78 i telefoni pubblici presenti, in strada o negli esercizi commerciali. 8 sono stati rimossi da poco e anche gli altri ormai hanno le ore contate. Sui vetri è comparsa la dicitura: ‘Questa postazione sarà dismessa dal 17 agosto’. In realtà trovarle è già un’impresa, alcune sono nascoste tra le frasche, altre invece si trovano in luoghi molto frequentati, ma con l’avvento dei cellulari sono state proprio dimenticate.
250 i telefoni pubblici che ci sono ad oggi nell’intera provincia di Reggio secondo l’elenco che si trova sul sito di Tim, tra quelli ancora attivi, quelli in rimozione e quelli da poco rimossi. Un dato fa riflettere, nei paesi della montagna sono più numerosi in rapporto al numero di abitanti. Ad esempio a Villa Minozzo ce ne sono 9, 6 a Ramiseto. Probabilmente dove la rete mobile non sempre funziona perfettamente le cabine erano ancora un presidio importante.
Secondo le indagini dell’Agcom però, dal 2010 al 2017 il numero di chiamate fatte dai telefoni pubblici in Italia si è ridotto dell’80%, e dal 2019 al 2021, ulteriormente del 57%. La presenza dei telefoni pubblici dovrà continuare a essere garantita nei ‘luoghi di rilevanza sociale’ come gli ospedali e le carceri. Tim potrà dismettere le postazioni che si trovano nei rifugi di montagna, ma per farlo dovrà prima accertarsi che nella zona ci sia un’adeguata copertura della rete mobile. E che fine faranno gli odierni ‘Digito’, i telefoni grigi con la cornetta rossa? Rifiuti speciali. C’è chi invece ha già pensato a come riutilizzare le cabine in plexiglas (come luogo di scambio libri), potrebbe essere una buona idea, per preservare quell’aura romantica di un tempo ormai passato…
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