REGGIO EMILIA – L’aula multimedia del Pascal non è mai stata tanto densa di nostalgia in occasione del primo incontro dell’associazione di promozione sociale Bus-Siamo Futuro. “I valori del Bus sono collegialità, attenzione per la persona, dare spazio ai ragazzi – spiega la presidente Binacchi – Lo scopo è dare ulteriore visibilità alla scuola grazie all’attività dell’associazione culturale”.L’incontro è stata un occasione per condividere statuto e obbiettivi comuni ma anche per concedersi bei ricordi e perché no, confessare ai propri prof marachelle ormai cadute in prescrizione. “Il Bus è stato una grande esperienza di apertura, sperimentazione e innovazione. I ragazzi sentivano di far parte di una scuola aperta, che li ascoltava”, sottolinea Realino Ferretti, professore del Bus Pascal nel 1977.
“C’era un clima allora di grande voglia di partecipare, di creare – dice Igina Barchi, che vi insegnò nel 1974 – Trovammo un modo nuovo di coinvolgere i ragazzi e far vivere loro l’esperienza”.
“Una scuola con una storia importante che continua a crescere, non può che accogliere con favore la nascita di questa associazione”, le parole della preside Sonia Ruozzi.
Il Bus si prepara ai festeggiamenti del 2024. L’anno prossimo ricorre infatti il 50esimo anniversario dalla sua fondazione. “Cerchiamo sponsor”, chiosa Binacchi.
