REGGIO EMILIA – Anche se per ora non sono state prese decisioni come il taglio strutturale di alcune corse, è diventato strutturale il problema. Le prime avvisaglie concrete della carenza di personale alla guida dei mezzi pubblici le si erano registrate negli ultimi giorni di novembre. Da lì la situazione non è rientrata. C’è stata la calma apparente degli ultimi quindici giorni, con le scuole chiuse per le vacanze natalizie, ma puntuale con la riapertura è tornato a farsi sentire il tema delle corse dei bus che saltano per mancanza di autisti, con numeri davvero imponenti.
Sono 46, nelle ultime ore, quelle coinvolte da possibili disagi, il 2,2% di quelle giornalmente effettuate. Ovviamente parliamo del taglio delle corse che tradizionalmente sono meno utilizzate dai cittadini. E’ sempre Seta ad avvertire l’utenza tramite la propria applicazione. Nella motivazione, oltre alla carenza di personale, si cita anche l’aggravamento della situazione dato dai tanti autisti colpiti da influenza. La tempesta perfetta insomma, anche se, come dicevamo, i malanni stagionali hanno solo dato il colpo di grazia e il problema rimarrà anche in futuro.
Ed è proprio questa la preoccupazione dei sindacati, che lanciano l’allarme da tempo e con ancor più forza da settimane: hanno chiesto e ottenuto un incontro in prefettura a Reggio, fissato per il 17 gennaio. Cgil, Cisl e Uil chiedono sostanzialmente più risorse, in modo che le condizioni lavorative degli autisti possano essere migliorate. Attualmente, con uno stipendio base da 1.200 euro per 14 ore di impegno al giorno tra guida e pause e il problema delle case in affitto praticamente introvabili, il turn over sta assumendo proporzioni elevatissime e gli autisti che arrivano molto spesso se ne vanno poco dopo.
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