REGGIO EMILIA – “Tutto il team manageriale sperava in una candidatura interna. In 14 anni di storia di Iren non c’è mai stata una candidatura interna per il ruolo di amministratore delegato”. Dal 10 settembre Gianluca Bufo è il nuovo amministratore delegato di Iren. Ha preso il posto che fu di Paolo Emilio Signorini, arrestato il 7 maggio scorso con l’accusa di corruzione per fatti estranei al suo ruolo in Iren. La nomina di una figura interna, dice, è stata bene accolta in azienda. “Vedo persone a testa alta, con orgoglio per le professionalità che il gruppo Iren esprime”.
Veneziano, in azienda dal 2015, già a capo di Iren Mercato, Bufo è l’uomo incaricato di dare attuazione ad un piano industriale che prevede 8 miliardi di investimenti entro il 2030. Il manager non è preoccupato dalla possibilità che l’indebitamento finanziario, già attestato attorno ai 4 miliardi di euro, possa ulteriormente lievitare a causa di questa mole di investimenti. “Se portano reddito, questo debito comincia a sgonfiarsi”.
Ospite di Decoder, Bufo ha analizzato anche l’andamento dei mercati energetici. Dopo l’esplosione dei prezzi del 2021-22, oggi il prezzo del gas si è attestato attorno ai 35 euro al MWh. Siamo tornati quasi alla normalità. Ma si tratta, avverte Bufo, di un equilibrio fragile. “Basta nulla perché i prezzi possano aumentare del 20%”.
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