CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Che cosa significa essere civici? Come si deve amministrare, da civici, una città per non rinnegare il proprio credo? Attorno a queste due domande ruota la crisi politica che ha investito l’amministrazione di Cadelbosco Sopra dopo che il sindaco Marino Zani ha ritirato le deleghe e la nomina di suo vice al consigliere Marco Piccinini. ‘Una scelta – spiega Zani – dettata da incomprensioni politiche legate ad alcune scelte compiute, in particolare nella concessione dei patrocini’.
Piccinini in particolare ha contestato a Zani di averlo concesso a iniziative come il pranzo della Cgil per il 25 aprile, la pastasciutta antifascista di Anpi, un’iniziativa del circolo Arci Tunnel a fine luglio e di aver partecipato alla protesta dei sindaci reggiani contro i tagli agli enti pubblici del Governo. ‘La nostra lista Cadelbosco per tutti – attacca – deve restare civica e apartitica e non tirare la volata ai partiti‘.
‘Essere civici – replica il prima cittadino – significa rappresentare tutta la collettività e tutti gli elettori di destra o di sinistra che ci hanno votato: le manifestazioni cui è stato concesso il patrocinio erano tutte meritevoli e come nel caso del 25 aprile quando erano presenti rappresentanti di Anpi, di organizzazioni partigiane di matrice cattolica e della Fondazione De Gasperi, aperte e plurali’. ‘Tutte le mie azioni – sottolinea Zani – saranno sempre compiute nell’interesse del territorio’.
Il sindaco ha poi chiarito che, almeno sino all’autunno, avocherà a sé le deleghe di Piccinini a bilancio, patrimonio, progetti europei, tributi e semplificazione, e ha nominato come suo vice l’attuale assessore Diego Noci. Per il momento Piccinini resta consigliere di maggioranza anche se al rientro delle ferie, annuncia: ‘valuterò come proseguire il mio impegno in rispetto al mandato elettorale’.