REGGIO EMILIA – “Siamo partiti dal settore giovanile, oggi non succede più. Prendono i prefiniti, preformati, sul colore più scuro del solito”. Una frase infelice, dai connotati razzisti che ha scatenato la bufera su Franco Dal Cin, il manager sportivo che ha legato gran parte della sua carriera alla Reggiana e allo stadio Giglio, oggi Mapei-Città del Tricolore.
Una frase pronunciata nel corso della trasmissione Sky “Calciomercato”, in onda ogni sera dal lunedì al venerdì alle 23. Parole che hanno indotto il conduttore Alessandro Bonan a interrompere il collegamento con l’ospite che si trovava a Lignano Sabbiadoro.
Dal Cin nelle ultime ore si è scusato pubblicamente attraverso una dichiarazione rilasciata al Messaggero Veneto: “Ho usato un linguaggio sbagliato. Mi dispiace aver creato tanto trambusto. Anche perché credo di avere una storia personale che parla in maniera inequivocabile. Ho commesso una leggerezza, un errore, chiamatelo come diavolo volete, ma dopo che uno chiede scusa credo che oggi non si debba esagerare”.
Radici nel profondo Nord-Est, ma una carriera cosmopolita quella di Dal Cin, classe 1943, che fu tra i primi manager a portare in Italia calciatori dall’Africa, dalla Nigeria in particolare, vedi Sunday Oliseh approdato proprio alla Reggiana nel 1994. Per vent’anni insieme al figlio Michele ha gestito una scuola calcio a Lagos. Proprio il figlio qualche anno fa in una intervista raccontò che per le strade polverose delle baroccopoli nigeriane lui e il padre erano considerati come una sorta di messia.
Franco Dal Cin ama provocare e soprattutto premere sull’acceleratore: nell’estate scorsa si era proposto come consulente per la Reggiana invocando un accordo di collaborazione con il Sassuolo. Questa volta però gli è scappata la frizione.
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