BAGNOLO IN PIANO (Reggio Emilia) – Chiedi tre, porti a casa uno. Abbastanza per considerare l’esito della partita una vittoria. Stiamo parlando della linea ferroviaria Reggio-Guastalla e delle fermate soppresse alla stazione di Pieve Rossa, nelle campagne tra Bagnolo e Novellara. Dal 7 gennaio, alla riapertura delle scuole, niente più treni per i circa venti pendolari (studenti e lavoratori) che vivono nella grazione. Stessa sorte era toccata agli utenti di Pratofontana. Con lo stesso provvedimento Trenitalia Tper aveva ridotto a tre le corse da a e per Reggio per le stazioncine di San Giacomo di Guastalla e San Giovanni di Novellara. Misure necessarie, fu spiegato, per limitare i ritardi dei convogli dovuti alle troppe fermate.
Da Pieve Rossa si è alzato il grido di protesta degli utenti già nel mese di dicembre, una volta ricevuta la comunicazione. Sono seguiti incontri pubblici con il sindaco Pietro Cortenova e, con il sostegno dei consiglieri regionali del Pd e della deputata Malavasi dello stesso partito, la richiesta a Tper di fare marcia indietro, o comunque di riattivare sei corse, tre per Reggio e tre per Guastalla.
Ora la parziale buona notizia per Pieve Rossa: dal 17 marzo saranno ripristinati appunto due treni, uno al mattino (il 90169, Guastalla-Reggio Emilia 6:20-7:16) e uno per il rientro da scuola (il 901802, Reggio S. Lazzaro-Guastalla 14:16-15:19, con l’eventuale anticipo di 1 minuto). Di certo non gli orari più comodo, prendere o lasciare il messaggio da Bologna. Il risultato è figlio del tavolo di confronto – si apprende da una nota della Regione – che ha portato a confrontarsi a Bologna i Comuni di Reggio, Guastalla, Novellara e Bagnolo, l’Agenzia per la Mobilità di Reggio, Fer e Trenitalia Tper.
“Ci sarà un secondo incontro, già entro la fine del mese – spiega l’assessora regionale alla Mobilità e Trasporti, Irene Priolo – Abbiamo un obiettivo preciso: assicurare un buon servizio a chi si sposta, quotidianamente, per lavoro o per studio con il trasporto pubblico”. L’obiettivo è avere pronto un piano da presentare all’utenza entro giugno, che possa divenire funzionale da settembre, concomitanza con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Il commento del sindaco di Bagnolo Pietro Cortenova
Grazie alla collaborazione tra comune e cittadini, la Regione ha deciso di non procedere più alla completa chiusura della stazione di Pieve Rossa, ma sta valutando come mantenere un livello di servizio che tenga insieme la puntualità e le esigenze dei territori.
Con il ripristino di due tratte, si verifica quindi un primo passo avanti verso il ritorno ai livelli di servizio fondamentali per la stazione di Pieve Rossa.
L’impegno dell’assessora Priolo è un riconoscimento delle ragioni che abbiamo portato per proteggere il trasporto pubblico e cambiare subito rotta rispetto all’incomprensibile interruzione di servizio a cui si è assistito a gennaio. Va riconosciuto all’assessora soprattutto di essersi posta in ascolto dell’impegno dei cittadini che con educazione e civiltà stanno aiutandoci a precisare l’importanza del servizio a Pieve Rossa. Quanto deciso dalla Regione è sicuramente un primo riconoscimento dell’impegno di tutti.
Con il ripristino, a partire dal 17 marzo, della fermata di Pieve Rossa per i treni 90169 (Guastalla-Reggio Emilia 6:20-7:16) e 90182 (Reggio S. Lazzaro-Guastalla 14:16-15:19), si dà oggi una risposta agli studenti ma rimane molto da fare per una piena riattivazione di Pieve Rossa. Su questo non ci fermeremo, il nostro lavoro va avanti.
Questa vicenda è caratterizzata dalla presenza di un gruppo di cittadini che sta aiutando a rendere sempre più chiare le reali esigenze della frazione. E’ positivo e importante che la loro voce ci abbia accompagnato e che la Regione ci stia ascoltando.
Sappiamo che è un primo sforzo ma pensiamo che non sia ancora abbastanza. Le stesse ragioni che ci hanno condotto fino al ripristino di queste due tratte, siamo convinti saranno riconosciute nuovamente per ripristinare le corse giornaliere che abbiamo chiesto. Anche questo sarà affrontato nel tavolo che si aprirà a fine mese con tutti gli attori istituzionali coinvolti.
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