REGGIO EMILIA – Clara, Riccardo, Nicholas e Daniele, ma anche Hayat Sabri e Nadà Bianconi: è la nazionale giovanile reggiana del Bridge, che a Salsomaggiore ha partecipato ai campionati italiani Under 26. Un’avventura cominciata sui banchi della scuola media Lepido, dove la professoressa Luciana Piccinini ha promosso un corso pomeridiano dedicato a quello che il Coni ha riconosciuto come una disciplina sportiva, un vero e proprio “Sport della mente”. “Credo che dia molta sicurezza in loro stessi, perché li mette alla prova con le loro capacità e il bridge, per come è strutturato, per un discorso di logica, di matematica e di capacità e velocità decisionale, dà molta sicurezza nella vita di tutti i giorni”, spiega Milena Bonazzi, promotrice dell’iniziativa.
Terminato il percorso scolastico, il gruppetto dei più appassionati ha continuato ad allenarsi alla Ludoteca dell’Orologio. Poi il debutto ai tavoli di Salsomaggiore, nelle competizioni a coppie e a squadre, seguiti dal maestro riminese Daniele Donati. “I ragazzi si sono uniti, hanno fatto amicizia tra di loro, venivano tutti da sezioni diverse e hanno trovato un piacere nello stare insieme e hanno scoperto un mondo che non conoscevano: molti di loro hanno ammesso che non sapevano cosa fosse il Bridge”. Centoventi i partecipanti alla competizione, provenienti da tutta Italia, grandi campioni compresi. Agonismo a parte, il vero valore è questo. “Le chiacchiere, è stato bello conoscere tanti amici e capire che c’è sempre bisogno di un compagno”.
Reggio Emilia Parma Salsomaggiore giovani campionato italiano Bridge