REGGIO EMILIA – Sembra incredibile ma è così. Il 7 agosto la Reggiana giocherà, dopo il ritiro che inizia oggi, una delle sue prime amichevoli stagionali. Farà visita al Brescia, compagine di categoria superiore, sul campo di Ospitaletto una piccola località alle porte della città della Leonessa.
Di per sé la partita non dovrebbe interessare a molti, visto che sarà sabato, che la temperatura probabilmente rasenterà i 35 gradi, che Ospitaletto non offre particolari attrattive e che le due squadre saranno ancora imballatissime dopo le fatiche del ritiro. E invece no. Alle frange più spinte delle tifoserie, Brescia-Reggiana, amichevole senza nulla in palio, interessa moltissimo. Ci sono frizioni antiche tra le due fazioni e quindi ecco che l’idea di scazzottarsi, magari in un luogo lontano da quello della partita, si fa largo. E così le forze dell’ordine sono già sul chi va là per evitare che una partita teoricamente amichevole, si trasformi in un’occasione per creare tensioni e per scrivere un’altra delle più stupide pagine di cui purtroppo è piena la recente storia del calcio. In passato, in occasioni di amichevoli, la tifoseria granata è già stata coinvolta in tafferugli di bandiera. Ed è anche già accaduto che gli scontri siano avvenuti lontano dallo stadio in zone non controllabili come avvenne il 19 agosto di dieci anni fa davanti alla Chiesa di Masone: allora 30 tifosi, per metà reggiani e per metà modenesi, furono dispersi dalla polizia mentre erano intenti ad affrontarsi. Sei persone furono identificate e portate in questura. La partita si giocò regolarmente a Modena dove non ci furono intemperanze.
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