BRESCELLO (Reggio Emilia) – Il boato risuona alle 13.55. A quell’ora è stato neutralizzato l’ordigno che per quasi una settimana ha comportato una serie di provvedimenti di emergenza. Una nube bianca si è sprigionata con la deflagrazione innescata dagli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza.
La conclusione delle operazioni di brillamento ha dato il via alla rimozione delle transenne attorno alla zona rossa, che nelle ore precedenti l’intervento era stata allargata a un raggio di un chilometro e cento rispetto alla posizione della bomba. Di fabbricazione americana, la bomba fu sganciata da un aereo alleato ottant’anni fa. Un “confetto” da 120 chili di polvere esplosiva equivalenti a 7 chili di tritolo. Lo si vede in questa foto scattata dagli operai di Aipo, che stavano eseguendo lavori in golena quando si sono imbattuti nell’ordigno correndo un grosso rischio.
Tutte sul territorio del comune di Viadana le persone e le strutture interessate dalla zona rossa, con complessivamente 1200 evacuati che sono tornati alla normalità.
In coordinamento tra le prefetture di Reggio e Mantova si è svolta la maxi operazione, i cui dettagli sono stati messi a punto nel municipio di Brescello, nella riunione del Centro di coordinamento dei soccorsi, che ha visto la partecipazione di tutte le forze coinvolte, dall’esercito ai vigili del fuoco, ai carabinieri passando dalla guardia di finanza fino alla protezione civile.