REGGIO EMILIA – Un nuovo progetto sociale, una nuova alleanza per il territorio. Da quest’anno, nell’ambito del sostegno di Immergas, di recente diventata partner del club granata, alcuni giovani pugili in condizioni di fragilità possono allenarsi gratuitamente alla Reggiana Boxe Olmedo grazie ad alcune borse di studio sportive denominate Immergas Boxing Grant. Si tratta di un sostegno concreto per quegli atleti seguiti da cooperative sociali locali, che senza questo aiuto non potrebbero permettersi né il tesseramento né la frequenza costante.
Uno dei beneficiari è Yassine Soucrati, 21 anni appena, arrivato dal Marocco quando aveva appena 6 mesi. “Facevo calcio prima, ma qui mi trovo molto meglio. Riesco a parlare con tutti, mi sento a mio agio con i compagni della palestra. Mi capiscono. E poi i maestri sono sempre disponibili, mi stanno aiutando tanto”.
Yassine vive con la madre, che ha difficoltà alla vista e non può più lavorare come un tempo. Il padre se n’è andato molti anni fa. “Siamo solo noi due. So di avere avuto meno possibilità degli altri, ma non mi sono mai arrabbiato per la situazione, né tantomeno con mia madre. Ora che posso allenarmi tutti i giorni, sento che qualcosa sta cambiando. Lei è molto felice, e io spero di trovare presto un lavoro nella ristorazione, che è la mia passione”. “È un ragazzo serio, determinato, e sta già crescendo molto”, spiegano dallo staff tecnico.

Ettore Bergamaschi, direttore marketing operativo e comunicazione di Immergas, spiega così il senso della partnership e dell’iniziativa: “Immergas si è avvicinata alla boxe per la prima volta lo scorso anno, creando insieme a Reggiana Boxe un programma di borse di studio sportive per permettere ad alcuni giovani di allenarsi gratuitamente. L’obiettivo principale è l’inclusione, valorizzando i principi di etica e rispetto propri di questo sport. Supportiamo atleti provenienti da contesti economico-sociali svantaggiati coprendo i costi di tesseramento e visite mediche”.
Per Luca Quintavalli, direttore sportivo della Reggiana Boxe e presidente di Olmedo, “questo progetto rappresenta perfettamente il senso del nostro investimento nello sport: non solo creare campioni, ma anche offrire opportunità a chi non ne ha”.













