REGGIO EMILIA – Un nuovo traguardo per Giacomo Giannotti, simbolo della Reggiana Boxe Olmedo e orgoglio dello sport reggiano. Il tre volte campione d’Italia, attuale detentore del titolo assoluto nella categoria 63,5 kg (superleggeri), è stato ufficialmente scelto dal gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, corpo sportivo della Polizia Penitenziaria, grazie ai risultati e alla costanza dimostrata negli ultimi anni sui ring nazionali e internazionali. Classe e disciplina che lo hanno portato a vestire stabilmente la canotta azzurra della Nazionale, con cui ha già disputato gli Europei, condividendo l’esperienza internazionale con altri due talenti cresciuti in casa Reggiana, Alfred Commey e Michel Vescovini.
Per celebrare questo importante traguardo, Giannotti è stato ricevuto in Comune dall’assessora allo Sport Stefania Bondavalli, che in questi mesi ha seguito da vicino l’intensa attività agonistica della società e ha voluto rivolgere al pugile reggiano un saluto ufficiale, riconoscendone il valore sportivo e umano.
“Congratulazioni a Giacomo per il suo ingresso nel Corpo delle Fiamme Azzurre, un riconoscimento che corona i suoi brillanti risultati agonistici e conferma la qualità del lavoro svolto dalla Reggiana Boxe, società sportiva di eccellenza e fucina di talenti.
Un grande in bocca al lupo per i prossimi impegni di livello sia nazionale che internazionale — ma soprattutto ci tengo a complimentarmi per le straordinarie doti personali, di atleta che riesce a coniugare l’impegno nell’attività agonistica di altissimo livello con la dedizione alla crescita dei giovani talenti, nel nuovo centro sportivo di via Gioia”, ha dichiarato l’assessora Bondavalli.
“Giacomo rappresenta perfettamente lo spirito della nostra società — aggiunge Emiliano Martinelli, presidente della Reggiana Boxe Olmedo —. È partito da ragazzo con la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno, e ha saputo costruire con sacrificio una carriera esemplare. L’ingresso nelle Fiamme Azzurre è il coronamento di un percorso che dimostra quanto il talento, se accompagnato da disciplina e dedizione, possa portare lontano. Per noi è anche una grande soddisfazione vedere un atleta nato e cresciuto nella nostra palestra entrare in un gruppo sportivo militare: è un riconoscimento che valorizza tutto il lavoro fatto negli anni”.