REGGIO EMILIA – La notte di Capodanno ha consegnato una certezza: le ordinanze comunali che vietavano i botti hanno fallito, in particolare in città dove la misura era inserita all’interno di una disposizione anti inquinamento valida in tutta l’Emilia Romagna per i centri con oltre trentamila abitanti. I reggiani non hanno rinunciato al “rito” dei petardi e dei fuochi d’artificio, non solo nei cortili di casa, ma anche nelle piazze del centro, in particolare in piazza Martiri del 7 luglio e in piazza della Vittoria. Al momento non è dato sapere se vi siano state sanzioni da parte delle forze dell’ordine, presenti. Tra i risvolti non urbani della festa sicuramente il passaggio dei vandali sotto all’isolato San Rocco, dove sono state distrutte alcune decorazioni natalizie del negozio Casimiro. Danni anche in via San Rocco, alle spalle dell’isolato, nel mirino alcune auto.
Botta e risposta a distanza sul fronte politico. Se l’assessore Lanfranco De Franco attacca la gestione dell’ordine pubblico (“E’ evidente che qualcosa non ha funzionato”) e promette che incontrerà commercianti e residenti, l’opposizione tramite il segretario cittadino della Lega Alessandro Rinaldi parla di “guerriglia urbana in centro storico, ennesimo segno di un’amministrazione che ha fallito sulla sicurezza. La città è alla deriva più totale”.
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