REGGIO EMILIA – “Doveva vedere come ridevano, urlavano e sbruffoneggiavano le persone che stavano picchiando”. L’assenza di movente è stata la cosa che più ha colpito chi era presente sabato notte nel parcheggio del locale Rockville di Castellarano. Un pestaggio in stile “Arancia Meccanica” privo di causa scatenante: lo pensano gli inquirenti ed è stato subito chiaro per i ragazzi che hanno assistito, tra i quali il 22enne Matteo Iacobone, universitario che usciva dal locale assieme ad alcuni amici. “E’ stato per divertimento, per loro è stato bello finire così la serata”.
Le testimonianze di questi ragazzi e i video girati, pubblicati sui social e adesso in mano ai carabinieri, sono state fondamentali, lo dicono gli inquirenti stessi, per arrivare a stringere il cerchio attorno ai responsabili: “L’altra faccia della medaglia di questa violenza gratuita” dicono i militari ringraziando i giovani che hanno collaborato o che sono proprio intervenuti, prendendosi magari un pugno in faccia, com’è successo al 20enne Bryan Berretti. “Ho visto un ragazzo a terra con attorno una quindicina di persone che lo stavano pestando, mi sono messo tra lui e gli altri, hanno iniziato a colpirmi al volto e all’addome. Non è la prima volta che accade. Soprattutto in questo periodo finisce così”.
Sabato stesso i violenti ci avevano già provato prima con altre compagnie di amici che uscivano dal locale: si avvicinavano e chiedevano sigarette o droga, il pretesto per attaccare briga e menare le mani.
I militari ritengono di aver rintracciato i responsabili: una quindicina di giovani tra i 20 e i 25 anni residenti a Sassuolo. Le indagini preliminari a loro carico stanno terminando in queste ore. Le accuse vanno da concorso in rissa aggravata, a lesioni personali aggravate, a rapina ed esplosioni pericolose, visto che è stata usata anche una scacciacani.
Cinque le vittime del pestaggio, quattro ragazzi e una ragazza. In due hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Un ragazzo in particolare è ricoverato al policlinico di Modena con la mandibola fratturata.
“Appoggiamo la richiesta di daspo urbano per queste persone che vengono da fuori, ma facciamo anche un appello ai genitori affinché si prendano una responsabilità educativa”, chiosa il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni.
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