CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Un Natale con sospiro di sollievo per una 30enne residente nella Bassa: il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio, accogliendo le richieste della Procura, ha infatti disposto l’allontamento dal territorio provinciale e l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti del 37enne ex compagno di lei.
Un sospiro di sollievo che arriva dopo mesi da incubo per la donna, vittima di maltrattamenti, minacce, violenze e addirittura di sequestro di persona.
Si perché lo scorso novembre l’uomo, al culmine di un acceso litigio, le aveva prima sottratto il telefono cellulare e poi l’aveva rinchiusa in camera da letto impedendole di uscire per due giorni. Sempre il mese scorso il 37enne l’aveva minacciata con un coltello, mentre la scorsa estate le aveva causato una profonda bruciatura su una gamba utilizzando la marmitta della moto: una punizione per aver indossato un vestito giudicato troppo corto.
Senza dimenticare le percosse frequenti, i pugni al volto, le vessazioni ripetute.
La donna nei giorni scorsi ha finalmente trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri e di denunciare tutto: le indagini condotte dai militari della stazione di Cadelbosco Sopra hanno consentito di raccogliere una serie di pesanti elementi a carico dell’uomo che ora avrà l’obbligo di non avvicinarsi all’abitazione famigliare, mantenendo la distanza di almeno 2 chilometri dalla donna e non potendo in alcun modo comunicare con lei. Il soggetto sarà costantemente controllato attraverso il monitoraggio del braccialetto elettronico.














