BORETTO (Reggio Emilia) – “Stiamo valutando di installare altri cartelli indicanti il dievieto di balneazione e il pericolo ad immergersi in acqua in più lingue, a servizio delle comunità indiane, pakistane, provenienti dall’Est Europa o dalla Cina che vivono nelle nostre zone e che frequnetano il Po”. A parlare è Matteo Benassi, sindaco di Boretto, a seguito di una riunione di Giunta dedicata proprio ai fatti verificatisi ieri.
Intanto chi vive qui ed è da sempre a contatto con il grande fiume scuote la testa di fronte all’imperizia e alla superficialità con cui chi non conosce il Po vi si avvicina. “Anche chi viene a pescare deve sapere che ci sono pericoli stando sulla sabbia vicino all’acqua” dice un anziano. “Il Po non è una piscina”, gli fa eco un altro residente del paese.
A rivolgere un ulteriore appello ai frequentatori del Po è lo stesso sindaco di Boretto. “In acqua non ci si può entrare, non tanto perchè è inquinata, anzi, sotto questo aspetto la situazione negli ultimi anni è molto migliorata, ma proprio per la presenza di correnti che possono risucchiare verso il fondo”.
Leggi e guarda anche:
Reggio Emilia Boretto fiume Po divieto di balneazione cartelli di pericolo