REGGIO EMILIA – Nel 2020 il viaggio era stato interrotto, nel 2021 non c’era stato: guide di Berlino e Auschwitz avevano colloquiato a distanza con gli studenti reggiani. Nel 2022 non era possibile il pernottamento ed erano state organizzate visite giornaliere. Ora, il viaggio torna e alla grande, perché c’è stato un boom di richieste: saranno 1.500 le persone, in gran parte studenti ma anche cittadini e rappresentanti delle istituzioni, che dal 30 gennaio al 27 febbraio partiranno alla volta di Praga e Terezin assieme a Istoreco. Sono 500 in più del numero pre-pandemia e i turni di viaggio infatti saranno cinque e non tre.
“Abbiamo dovuto dire no alle quarte – ha detto Matthias Durchfeld, direttore di Istoreco – Ci saranno solo quinte perché le quarte hanno la possibilità di andare il prossimo anno; c’è voglia di partire in generale, ma registriamo che tante classi decidono per questo viaggio anziché bere due birre in più a Barcellona”. E poi c’è il lavoro ultraventennale di Istoreco, che ha fatto dei Viaggi della Memoria di Reggio un’esperienza unica in Italia per partecipazione.
La cittadina di Terezin era diventata un campo di concentramento per gli oppositori del regime nazifascista della Cecoslovacchia ed era anche una tappa di transito per gli ebrei che venivano deportati ad Auschwitz, ma in apparenza poteva sembrare che nulla di tutto questo stesse succedendo. Nel 1944 i tedeschi diffusero un documentario girato proprio a Terezin nel quale veniva raccontata una normalissima e tranquilla cittadina. L’obiettivo dei Viaggi della Memoria è sì conoscere la storia, ma per provare a guardare la realtà e l’attualità con altri occhi. E la tappa di quest’anno è emblematica: “Agli studenti sarà quindi chiesto uno sforzo ulteriore, quello di coltivare il dubbio, di non fermarsi a quello che ci viene detto; noi non facciamo politica, ma ci occupiamo di dare strumenti, il resto lo fanno i ragazzi”.
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