REGGIO EMILIA – “Stiamo assistendo a una crescita in controtendenza rispetto all’andamento demografico delle domande per gli 0-3 anni, per i nidi, sta cambiando la consapevolezza delle famiglie e anche i bisogni, ci stiamo lavorando ma forse è il caso ripensare il sistema. Servono nuove risorse o misure di trasformazione “, così la presidente dell’Istituzione nidi e scuole d’infanzia Gigliola Venturini.
Le esigenze delle famiglie e la sensibilità dei genitori cambiano e da qui bisogna ripartire tenendo ben saldi i principi del “Reggio Emilia Approach”. Al Centro Internazionale Loris Malaguzzi tanti esperti si sono confrontati su vari aspetti legati all’educazione dei più piccoli, da 0 a 6 anni: dal rivedere gli spazi pubblici e le città, al ruolo della politica, fino al diritto all’educazione nel mondo.
“Abbiamo chiesto a diversi esperti di essere con noi per parlare dell’importanza degli spazi educativi, dei diritti dei bambini nei Paesi del mondo con cui Reggio è in network e per parlare di come l’educazione sia una priorità politica”, fa notare l’assessora all’educazione del Comune di Reggio Raffaella Curioni.
Presente anche il sindaco Luca Vecchi: “Stiamo passati da 20 a 24 milioni di euro investimento all’anno, abbiamo alzato la scolarizzazione dei nidi dal 39% al 60% e delle scuole d’infanzia dal 79 al 98%, e abbiamo creato 200 nuovi posti nei nidi”.
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