REGGIO EMILIA – L’agevolazione proposta è importante, ma rischia di trasformarsi in un flop. Meno di un mese per richiederla, ma soprattutto l’unico canale stabilito per l’invio della domanda è attraverso lo SPID dell’avente diritto.
Questa modalità taglierà fuori molte persone che potrebbero averne diritto, in particolare anziani, che lo SPID non lo hanno oppure hanno difficoltà ad utilizzarlo.
Non si può nemmeno ricorrere per l’invio allo SPID di un famigliare o di un amministratore di sostegno, perchè viene accettato solo quello dell’intestatario dell’utenza. Proprio i soggetti più fragili si devono così arrendere di fronte a questa procedura per loro insormontabile.
Chiediamo ad IREN, e alla Amministrazione comunale di Reggio Emilia (unico comune reggiano in cui è presente il teleriscaldamento) di prevedere un allungamento dei termini per presentare la richiesta e di predisporre una modalità alternativa per la consegna della domanda, cioè “in cartaceo” presso uno sportello dedicato e attraverso la via telematica con procedure meno rigide, così come è stato fatto per il bonus della TARI, le cui modalità sono state concordate per tempo con le organizzazioni sindacali.
Ancora una volta, continuiamo a porre alle amministrazioni pubbliche il tema del “digital divide” che penalizza nell’accesso alle prestazioni ed ai diritti dei cittadini proprio coloro che più ne hanno bisogno. Predisporre delle misure anche utili per poi renderle di fatto impraticabili per larga parte della popolazione, oltre che essere una palese ingiustizia, corre il rischio di alimentare il senso di distacco tra la popolazione e gli amministratori.
Matteo Alberini,
Segretario provinciale Spi Cgil