REGGIO EMILIA – Una staffetta che ha portato a un cambio nel mezzo dell’iter dei 4 anni di presidenza in seno alla bonifica dell’Emilia Centrale.
Dopo la dimissioni di Matteo Catellani (Coldiretti), il presidente per i prossimi 2 anni e mezzo sarà il suo ormai ex vice, ovvero Marcello Bonvicini (Confagricoltura). Un passaggio deciso tutto all’interno delle associazioni agricole a livello provinciale e regionale. Uno scacchiere nel quale sarebbe stata inserita anche la riconferma di Bertinelli alla guida del consorzio del Parmigiano Reggiano. Bonvicini dal 1996 guida La Libertà, cooperativa agricola con sede a Santa Vittoria di Gualtieri, ed è attuale presidente provinciale e regionale di Confagricoltura. E’ stato eletto il 26 Aprile con una larga maggioranza.
“Il consorzio di bonifica non si occupa solo di irrigazioni – ha spiegato Bonvicini – ma anche della difesa del suolo, un impegno per la montagna dove abbiamo diverse problematiche per le frane e una manutenzione ordinaria fatta bene nei tempi giusti”.
Un ente di bonifica che gestisce un patrimonio considerevole e che ha messo sul tavolo una sorta di proprio Recovery Plan con oltre 100 progetti per un valore totale di quasi 110 milioni di euro su tutto il territorio di competenza. Tra i principali interventi: la richiesta di un finanziamento di circa 5 milioni per lo studio di fattibilità della diga di Vetto e coordinato dallo stesso ex presidente Catellani, che gestisce un’azienda in Val d’Enza. Un’opera di cui si parla da decenni che interessa Reggio e Parma, osteggiata dagli ambientalisti e per la quale serviranno almeno 200 milioni di euro.
Tra gli altri progetti, 12 milioni per la sistemazione della traversa di Cerezzola che si trova lungo il torrente Enza, in comune di Canossa è realizzata nel 1947. Altri 30 milioni per la manutenzione della montagna nei suoi punti fragili. Il risparmio della risorsa idrica uno dei principali obiettivi. “Nei prossimi anni dovremo anticipare le irrigazioni. Dovremo mettere mano al piano irriguo – ha aggiunto Bonvicini – soprattutto in certe aree verso il Modenese”.
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