BOLOGNA – Stefano Bonaccini lascia la presidenza della Conferenza delle Regioni e Province autonome. “Oggi saranno eletti un nuovo presidente e un nuovo vicepresidente”, ha scritto ieri sera il goverantore dell’Emilia Romagna in un post. Così si è chiusa la lunga esperienza di Bonaccini alla guida dei governatori, iniziata il 17 dicembre del 2015. Al suo posto molto probabilmente sarà eletto Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli Venezia Giulia. Quanto al vice, espressione del centrosinistra, il nome che circola in queste ore è quello del presidente della Puglia, Michele Emiliano.
“Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento”, scrive Bonaccini, spiegando – vista l’attuale situazione – di aver chiesto “che questo cambio si producesse però con un accordo unitario” per non perdere potere nei confronti del governo. L’accordo sarebbe stato trovato ieri. Per il presidente uscente guidare la Conferenza dalla fine del 2015 è stato un “onore e un privilegio”, così come collaborare “con tutti i colleghi presidenti (a prescindere dal colore politico) e con cinque governi che si sono succeduti in questi anni (anche in questo caso di colore politico molto diverso)”. Da tempo, conclude Bonaccini, “la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra (e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi). Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell’interesse anche di chi la pensa diversamente da te. Spero di averlo dimostrato in questi anni e spero di poterlo dimostrare ora sostenendo lealmente chi prenderà il mio posto.
Tra i tanti, due ringraziamenti sono indispensabili. A Giovanni Toti, che da presidente della Liguria ha ricoperto al mio fianco il ruolo di vicepresidente della Conferenza: la sua capacità, la sua intelligenza e la sua collaborazione mi sono risultate preziose in questo tempo. E alla struttura tecnica della Conferenza: dalla direttrice Alessia Grillo (e, prima di lei, Marina Principe e Marcello Mochi Onori) ai dirigenti, funzionari e collaboratori. Degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza di loro, non ci sarebbero state”, conclude il post.
“Un riferimento istituzionale fondamentale in questi anni. Con il coordinamento svolto presso la Conferenza delle Regioni ha dimostrato una grande capacità di ascolto e dialogo, riuscendo sempre a costruire posizioni condivise, anche tra chi esprime sensibilità politiche differenti”. Così, il presidente dell’Upi (Unione piccoli comuni) Emilia-Romagna, Gian Domenico Tomei ringrazia il presidente della Regione, Stefano Bonaccini per la sua attività alla guida della Conferenza che ora lascia.
La Conferenza delle Regioni celebra quest’anno i 40 anni dalla sua nascita, avvenuta per sbloccare il dibattito pubblico di allora e portare l’esecutivo al riconoscimento di una sede di concertazione stabile.