REGGIO EMILIA – Nel 2017 le vicine province di Parma e Piacenza sono andate in emergenza idrica e Reggio Emilia rischiò di farlo. Fu quello il momento in cui divenne chiaro a tutti, anche ai più scettici, che il clima era cambiato a tal punto da correre il pericolo di vedere le nostre colture millenarie andare in fumo per la siccità.
L’espressione “terra arida” non era conosciuta dalle nostre parti fino a 20 anni fa. Oggi, invece, pare la normalità. E così non ci si dà pace nel vedere fenomeni tropicali alle nostre latitudini come la malamente denominata “bomba d’acqua” del 6 luglio scorso, che ha colpito la Bassa reggiana.
Di tutto questo si occuperà la puntata di questa sera di Agri7, in onda alle 21 su Telereggio. Francesco Ferrari intervisterà Matteo Catellani, presidente della bonifica dell’Emilia Centrale che parlerà delle necessità infrastrutturali sulle quali l’ente di corso Garibaldi è chiamato a lavorare in questo 2020. Le telecamere mostreranno la centrale operativa che sovrintende a ogni emergenza, così come la traversa di Cerezzola, un’opera importante per la sicurezza idrica.
Se ne parlerà con Aronne Ruffini, tecnico dei progetti life che spiegherà come i lavori abbiano potuto effettuarsi grazie ai finanziamenti dell’unione europea. L’ingegner Paola Zanetti metterà in luce in che modo, ogni anno, la bonifica provvede a distribuire e a contenere le acque affinché i nostri campi possano trovare irrigazione e protezione da esondazioni.
Non mancheranno le rubriche di Luca Casoli dedicate alle previsioni meteorologiche e alla cura delle piante. Infine, spazio al nostro Appennino con la presentazione dei borghi del crinale che in questi giorni stanno accogliendo migliaia di villeggianti e appassionati della montagna. Agrisette andrà in replica domani alle 11.
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