REGGIO EMILIA – “La reazione emotiva è legittima e fondata. Ma nella sostanza, stiamo parlando di una Tari invariata: ciò che viene fatturato tre mesi prima, non viene fatturato tre mesi dopo. E’ semplicemente un cambio delle abitudini. Io comprendo la reazione, ma di questo si tratta”.
L’anticipo di tre mesi della scadenza della tariffa corrispettiva puntuale dei rifiuti, chiesto da Iren e autorizzato dal Comune, ha provocato non poche proteste tra i cittadini già alle prese con le bollette esorbitanti di gas ed energia elettrica. A Buongiorno Reggio il sindaco Luca Vecchi ha risposto così a chi accusava Iren di voler fare cassa: “Quello che incassano prima, non lo incassano dopo. Iren è un’azienda che nel suo complesso fa 7 miliardi di fatturato. La fatturazione della Tari dei comuni interessati vale 50 milioni di euro. Sul piano finanziario è del tutto insignificante. Accade in tutte le aziende che si decida di cambiare modi e tempi delle fatturazioni. Ma la sostanza è, per quanto attiene al bilancio delle famiglie, che l’importo della Tari non è aumentato”.
Al momento, gli altri Comuni della provincia che hanno la tariffa corrispettiva puntuale sono Rubiera, Scandiano e Campagnola. Le rispettive amministrazioni hanno dato l’autorizzazione a Iren? “Ci tenevo a precisare che noi non abbiamo deliberato nessun anticipo della rata di giugno per il servizio dei rifiuti – ha detto il primo cittadino di Rubiera, Emanuele Cavallaro – Siamo disponibili ad affrontare i problemi burocratici, ma nello stesso tempo se i cittadini si trovano a pagare questa fattura in un momento in cui sono un pò meno impegnati a pagare, ad esempio le bollette del gas, non ci sembra sbagliato”.
“Non è stato possibile accogliere la richiesta di Iren per ragioni sia di anticipazione finanziaria, che sarebbe stata spostata in capo ai cittadini, ma anche per ragioni di calendario delle scadenze tributarie del comune di Scandiano – le parole di Elisabetta Leonardi, assessore al Bilancio di Scandiano – Le scadenze che il Comune applicherà per la tariffa corrispettiva restano fissate al 31 maggio per la prima data e al 2 dicembre per la seconda data, in continuità con quelle degli anni precedenti, con un calendario che rende compatibili e non troppo sovrapposte le diverse scadenze tributarie per i cittadini”.
“I cittadini e le imprese sono ancora alle prese con l’annata termica e conosciamo i numeri delle bollette energetiche. D’altra parte, non vi erano le tempistiche corrette per la comunicazione rispetto a un servizio consolidato”, ha invece detto Alessandro Santachiara, sindaco di Campagnola.
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