ALBINEA (Reggio Emilia) – Per contrastare il criminale uso di bocconi avvelenati è “scesa in campo” l’unità cinofila antiveleno dei carabinieri forestali del parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano formata da Alma – uno splendido Labrador nero – e dal suo conduttore. Queste unità, che fanno riferimento al colonnello Giuseppe Piacentini, hanno competenza sull’intera regione.
L’allarme è scattato dopo che nei giorni scorsi un cane di 3 anni aveva mangiato uno di questi bocconi in zona Montericco ed era stato ricoverato in gravi condizioni in una clinica veterinaria di Parma. Nella mattinata di ieri l’unità cinofila, insieme ai carabinieri forestali di Viano, si è recata a Montericco procedendo alla bonifica dell’area indicata dalla proprietaria del cane e delle zone limitrofe.
Poco lontano, lungo via Michelangelo, sono stati trovati pezzi di wurstel e altra carne proprio sul bordo della strada che sono stati prelevati e repertati per le analisi di rito. Proseguono poi le indagini finalizzate a identificare i responsabili dell’avvelenamento dei giorni scorsi.
L’uso di bocconi avvelenati è reato. Per questo i carabinieri sottolineano che è particolarmente importante segnalare con prontezza alle autorità competenti – che siano carabinieri forestali, la Ausl o i sindaci – il rinvenimento di bocconi sospetti e i casi di diagnosi di sospetto avvelenamento, affinché si possa intervenire immediatamente.
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