CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Tre mesi di cassa integrazione ordinaria con decorrenza a partire dal 26 agosto. Ne beneficiano i 68 dipendenti della I.Blu di Cadelbosco Sopra, lo stabilimento colpito il 23 agosto scorso da un maxi incendio che ha fatto tabula rasa della parte produttiva nella quale vengono trattati rifiuti di plastica. Oltre all’ammortizzatore sociale, l’azienda ha garantito il versamento di un contributo tale da mantenere inalterato il reddito dei lavoratori. Così come era stato chiesto dalla Filctem-Cgil che per questo motivo esprime soddisfazione.
Spiega infatti il sindacalista Andrea Costi: “Il primo passaggio è proprio per mettere in sicurezza la situazione, in particolare il reddito dei lavoratori, e ci sembra che sia stato fatto”
La cassa integrazione riguarderà anche una quarantina di addetti in appalto.
“Anche qui proveremo a portare a casa le stesse condizioni ottenute per i dipendenti” prosegue Costi.
Per quanto riguarda le tempistiche del ripristino delle attività, il gruppo Iren non è ancora in grado di fornire indicazioni. Nel frattempo diventa sempre più consistente l’ipotesi di una delocalizzazione, alla luce anche dei pregressi problemi legati a una posizione infelice dell’impianto, le cui emissioni, a più riprese, sono state al centro di lamentele da parte dei vicini residenti.
La Cgil teme che la multiservizi dirotti i quantitativi di materiale da processare verso altri stabilimenti fuori regione della sua partecipata I.Blu.
“Se c’è una delocalizzazione deve rimanere non lontana da quello stabilimento, perchè abbiamo 68 famiglie più quelle dei lavoratori in appalto che hanno basato la loro vita su quella occupazione, per cui per noi un trasferimento lontano comporterebbe grosse problematiche”.